Ha le idee chiare Enzo Maraio sulla politica estera. La ‘scelta occidentale’ mai in discussione, ma in sintonia con una storia significativa: una posizione ragionata, strutturata, mai scontata.
Segretario Maraio, i venti di guerra soffiano sempre più forti. In Israele la situazione più drammatica degli ultimi anni. In queste ore sui social ha auspicato una azione diplomatica più forte
Si, serve cambiare marcia. Prima di ogni riflessione fammi sottolineare alcuni aspetti. L’attacco di Hamas è deplorevole, è azione terroristica e scellerata. Come ha sottolineato, in queste ore, Alon Bar, Ambasciatore d’Israele in Italia, Hamas è, innanzitutto, nemica della causa palestinese. Sparare sui civili è barbarie. La condanna è ferma e convinta.
Dalla parte, dunque, di Israele…
Israele ha il diritto di difendersi. Ma una strategia si costruisce con l’azione diplomatica, riconoscendo le posizioni in campo. L’idea dei socialisti italiani, da sempre, è quella di due popoli due Stati. E’la sintesi della nostra posizione, deve essere il punto di partenza sul quale costruire soluzioni.
In queste ore l’azione diplomatica ha lasciato spazio all’intervento militare. Crede qualcosa possa cambiare?
Era inevitabile una reazione di Israele. Perché Tel Aviv doveva dare un segnale, perché alle armi la prima risposta è quella delle armi. E’ la storia del Mondo che va cosi. Ma non basta ed è evidente. Alla violenza non si può rispondere, per quanto legittime le ragioni d’Israele, con altra violenza.
È quello che ha detto in un post che ha fatto molto discutere la rete
La mia, oggi sui social, è stata una riflessione da padre. Sì, soprattutto da genitore di un piccolo di quattro anni. Le immagini che giungono da quella terra martoriata mi sconvolgono e mi spingono, emotivamente ma conservando sempre il filo di un ragionamento ‘antico’, su terreno diverso.
Forse impopolare nella stagione del politicamente corretto, non allineato alle strategie di politica estera del Paese e della opinione pubblica.
Perché impopolare?
Mi spiego. Bisogna fermare la violenza, il massacro dei civili. In queste ore tutti schierati con Israele, lo abbiamo fatto anche noi come Psi. Ma proprio perché consideriamo quella terra faro di democrazia chiediamo un atteggiamento diverso. La risposta ad Hamas, terroristi che schifo per essere chiaro e come ho scritto sui social, non può essere quella di sganciare bombe sui civili, non può essere quella di lasciare ospedali senza luce ed acqua. Non può essere quella di colpire le fasce più deboli. Non può essere, e lo dico da padre, ripeto, quella di sganciare bombe sulle teste dei bambini. Ci penso quando vedo le immagini in Tv, quando la sera rientro e vedo il mio piccolo giocare in casa.
Provo forte il senso di impotenza e ingiustizia. Non può continuare così.
E cosa dovrebbe capitare?
La comunità internazionale promuova una azione diplomatica più forte, e si può fare, chieda ad Israele di fermarsi. Si, di fermarsi. Non costruiremo democrazia diventando barbari come i terroristi, non lo può fare un grande Paese come Israele che ha il dovere, con il sostegno della comunità internazionale, di esplorare altre strade.