GLI USA E I MIGRANTI
22, JunRiceviamo e volentieri pubblichiamo
L'umanità della California contro il cinismo dei governatori di Texas e Florida
«Nel passato li dovevamo avvertire di fare attenzione ai coyotes (cioè ai trafficanti, ndr)… Adesso dobbiamo raccomandargli di guardarsi da persone che promettono trasporti gratis». Così il vescovo Mark Seitz della diocesi di El Paso (Usa), commentando le recenti azioni dei governatori della Florida e del Texas, fautori dell'idea di "tradurre" i migranti in California ed in altri luoghi dominati da amministrazioni liberal.
Il vescovo Seitz ha una notevole esperienza in tema di migranti, data la situazione geografica di El Paso, città di frontiera fra il Messico e gli Stati Uniti. A fronte dei trasporti di gruppi di migranti da parte dei due governatori, Greg Abbott e Ron DeSantis, il vescovo ha recentemente comunicato ai suoi collaboratori di avvertire possibili incursioni di gente che promette trasporto e eventuale lavoro in altri Stati.
Negli USA l'immigrazione è una questione federale, ma gli Stati e le città sono spesso influenzate dalla presenza di migranti. Sfortunatamente i governatori della Florida, Texas e qualche altro con tendenze conservatrici vedono i migranti solo come un problema. Impotenti nel risolverlo, cercano però di strumentalizzarlo per ragioni politiche. In ciò si distingue DeSantis, ancor più che Abbott, poiché il governatore italo-americano del Sunshine State ha di recente annunciato la sua candidatura alle primarie repubblicane.
Facendo la faccia truce contro i migranti, DeSantis crede, non senza molti torti, di ottenere risultati favorevoli alle urne. Ecco perché nelle ultime settimane ha usato fondi statali per fare trasportare migranti dal Texas a Sacramento, la capitale della California. Nel corrente mese, due gruppi di disperati sono stati ingannevolmente indotti da individui che lavoravano per un'azienda con sede in Florida affidataria di un appalto del governo statale volto a "tradurre" migranti dal Texas alla California.
Una volta arrivati in California con aerei speciali, i migranti sono stati "depositati" in un parcheggio appartenente alla Diocesi Cattolica di Sacramento. Povera gente finita dentro gli ingranaggi di un gioco cinico.
Le autorità californiane non erano state certo informate, ma l'idea era chiara: indurre la California ed altri Stati liberal a farsi carico dei costi collegati a questi nuovi arrivati, provenienti dal Messico e da altri paesi dell'America latina e meridionale. Alcuni migranti sono arrivati negli Usa facendo il viaggio quasi esclusivamente a piedi.
Le autorità californiane stanno indagando. DeSantis potrebbe essere accusato di sequestro di persona. Si ritiene che i migranti possano essere stati ingannevolmente indotti ad accettare il trasporto offertogli in quanto sedotti da promesse di lavoro.
Non sarebbe la prima volta che DeSantis viene sospettato di questo inganno, che consisterebbe nel promuovere il trasporto di migranti verso Stati e città governati da amministrazioni liberal allo scopo di sottolineare la sua posizione ostile all'immigrazione. Nel mese di settembre dell'anno scorso il governatore della Florida fece "tradurre" 49 migranti a Martha's Vineyard, nel Massachusetts (nota località di villeggiatura dei progressisti ricchi di New York e Boston).
Questo atto del governatore californiano è stata fatta oggetto di un'indagine penale da parte dello sceriffo di Bexar County (Texas), Javier Salazar, il quale ha accusato DeSantis di coinvolgimento nel trasporto illegale di esseri umani.E sempre DeSantis ha fatto approvare, nel mese di maggio del corrente anno, una legge anti-migranti che viene considerata la più severa degli Stati Uniti. Essa richiede inflessibili controlli da parte delle aziende per assicurarsi che i loro dipendenti godano del diritto di residenza legale negli Usa. Né la Florida riconosce patenti rilasciate da altri Stati qualora queste non includano la comprovazione di "residenza legale".
Il trasporto di migranti dal Texas a luoghi dominati da amministrazioni liberal era stato "inaugurato" da Abbott, il governatore del "Lone Star State" texano. Nell'aprile del 2022 ebbero luogo autotrasporti di gruppi di migranti dal Texas a Washington D.C. mentre altri gruppi venivano "tradotti" a New York, Philadelphia e Chicago. Un gruppo ulteriore è stato poi abbandonato a Washington D. C., davanti alla residenza della vicepresidente Kamala Harris. Più recentemente Abbott e DeSantis hanno intensificato la loro collaborazione. La ragione è data dalle politiche sull'immigrazione del Presidente, Joe Biden, il quale non riesce, secondo Abbott e DeSantis, a bloccare gli ingressi dal confine sud del Paese.
E però il numero di richiedenti asilo è diminuito. E qui allora Abbott canta vittoria rivendicando a sé il "successo" delle politiche migratorie USA. Laddove, in realtà, la ragione del calo si deve proprio e non da ultimo alla politica di Biden, il quale negli ultimi mesi ha istituito una serie di centri di accoglienza in Sudamerica, dove a individui desiderosi di venire negli Usa sia possibile presentare richiesta di asilo.
L'intendimento di Biden è volto a fare risparmiare viaggi lunghissimi e pericolosissimi per raggiungere il territorio Usa dove avranno per legge diritto di presentare richiesta di asilo. Ciò non risolverà una spinosissima problematica che continua ad affliggere i profughi in tantissime parti del mondo, come tristemente confermano del resto le migliaia e migliaia di persone morte o disperse nel Mediterraneo durante gli ultimi anni.
La politica cinica di Abbott e DeSantis ha però acceso uno spiraglio di luce nel concetto di città santuario ai migranti. Si tratta di grossi centri urbani che hanno dichiarato di voler declinare ogni forma di cooperazione con quelle forze federali che intendessero deportare migranti, eccezion fatta per i casi di reato. Lo ha confermato la consigliera comunale di Los Angeles, Eunisses Hernandez (D). Commentando le "traduzioni" di migranti dal Texas e dalla Florida, Hernandez ha detto che «Los Angeles e la California sono più che capaci di dare loro il benvenuto». I migranti costituiscono per altro "il sistema nervoso e il cuore della città", ha aggiunto l'esponente liberal dei Democratici.
Parole in una lingua totalmente incomprensibile per DeSantis, il quale ha ovviamente dimenticato le origini dei suoi antenati, immigrati in America all'inizio del Novecento.
Domenico Maceri, PhD, è professore emerito all'Allan Hancock College, Santa Maria, California. Alcuni dei suoi articoli sono stati insigniti dalla National Association of Hispanic Publications
