IPSE DIXIT - Uno spiraglio
13, Oct«Quando tutto sembra perduto, è proprio in quelle circostanze estreme che la diplomazia tesse con indomabile pazienza le sue trame. All’indomani del micidiale attracco russo su dieci città ucraine, si è acceso in fondo al tunnel un lontano, lontanissimo lumicino. Debole, tremolante, mentre i missili di Mosca tornano a fare paura. L’unica via d’uscita è che i leader provino a parlarsi. L’idea di un incontro da concretizzare al prossimo vertice del G20 in novembre, trapelata da fonti del Cremlino, non è segnale da poco. Nell’ottica americana per ora non ci sono i presupposti per un summit sull’Ucraina, ma la Casa Bianca tiene aperto lo spiraglio di un colloquio quale ultima speranza di salvare la pace. Con l’obbligo tassativo di fugare la spaventosa minaccia di una Armageddon nucleare. Non pochi indizi lasciano immaginare che Putin sia ormai con le spalle al muro tanto sul campo quanto nei confronti della storia; e che non possa imporre condizioni per la resa. Ma resta pur sempre pericoloso come un orso ferito.» -
Renzo Balmelli
Biden e Putin a Mosca 2011 (Ap2011, part.)
