ZAN: “UNA PROPOSTA STORICA DELLA COMMISSIONE UE, L’ITALIA NON RESTI INDIETRO”
I genitori dello stesso sesso e i loro figli dovrebbero essere riconosciuti come una famiglia in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. E’ uno dei principi al centro della proposta di regolamento presentata oggi dalla Commissione Ue per armonizzare le norme di diritto internazionale privato sulla genitorialità. “La proposta è incentrata sull’interesse superiore e sui diritti del bambino”, spiega Bruxelles, evidenziando che “la genitorialità stabilita in uno Stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna procedura speciale”, incluso il riconoscimento per i “genitori dello stesso sesso”.
“La proposta della Commissione UE di armonizzare le norme di diritto internazionale sulla genitorialità è storica. Finalmente la Commissione Europea ha espresso la chiara volontà politica di tutelare i diritti di tutti i minori in tutta l’Unione, compresi quelli dei figli di coppie dello stesso sesso. L’Europa della democrazia e dei diritti continua il suo cammino, e l’Italia non può restare indietro. Il ritardo del nostro Paese rispetto ai grandi partner europei è enorme e drammatico. Il Governo segua le indicazioni della Commissione e il Parlamento non continui a negare la realtà e inizi in tempi brevi la discussione di una legge sul matrimonio egualitario e sulla piena genitorialità per tutte le famiglie. Parliamo del riconoscimento di diritti umani e continuare a negarli significa non fare l’interesse di tantissimi bambini.”
Così Alessandro Zan su Twitter, deputato PD, sulla proposta della Commissione UE di riconoscere la genitorialità anche a coppie dello stesso sesso in tutti gli stati membri.
