PAURA A VARSAVIA
17, NovTorna lo spettro della Guerra, con la Polonia di nuovo al centro. Un revival dell’ultima grande guerra in casa europea con Varsavia di nuovo sotto tiro. Ieri il missile che è arrivato in terra polacca ha seriamente spaventato non solo i polacchi ma tutta l’UE, temendo che il Cremlino volesse allargare il conflitto.
Secondo “un’iniziale valutazione degli Stati Uniti”, il missile lanciato ieri in Polonia, che ha ucciso due persone in villaggio vicino al confine ucraino è partito dall’Ucraina anche se era di fabbricazione russa. Lo riferiscono due funzionari Usa alla Cnn, precisando che a questa valutazione si riferiva Joe Biden quando ha detto che è “improbabile” che il missile sia partito dalla Russia. Questa valutazione è stata al centro della riunione di emergenza G7-Nato convocata questa mattina da Biden al margine del G20 di Bali ed sarà al centro della riunione degli ambasciatori Nato in corso a Bruxelles.
Ma intanto quanto successo viene valutato come una provocazione, sia dal vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, che dall’ex Presidente russo e vice Presidente del Consiglio di sicurezza, Dmitry Mdevedev. Il missile che ha colpito Przewodow, in Polonia, ha innescato un vortice di polemiche proprio mentre in Indonesia era in corso il G20. Polacchi e ucraini hanno subito puntato il dito contro i russi che, dal canto loro, hanno respinto ogni accusa. Ci ha pensato, poi, Joe Biden a ritenere improbabile la pista dei missili russi.
La Russia ha espresso apprezzamento per la reazione “moderata e professionale” degli Usa. “E’ la prima volta da molto tempo”, si precisa dal Cremlino. Le foto del relitto trovato in Polonia sono identificate come elementi dell’S-300 ucraino.
Gli attacchi di alta precisione sono stati effettuati solo sul territorio ucraino e non più vicino di 35 km (22 miglia) dal confine ucraino- polacco, ha spiegato il ministero della difesa russo.
