La Russia ha accusato l’Ucraina di aver inviato due droni a Mosca per un “atto di terrorismo” contro l’ufficio del Presidente al Cremlino. Un attentato alla vita di Vladimir Putin che è illeso, non era presente al momento delle esplosioni, ma lavorava presso la residenza di Novo Ogarevo alle porte della città. Il presidente russo, secondo quanto ha riferito Dmitry Peskov anticipando “azioni di rappresaglia da parte della Russia, quando lo si riterrà opportuno”, non ha cambiato la sua agenda.

La Russia darà “una risposta piuttosto dura” all’attentato, ha affermato Adalbi Shkhagoshev, vice presidente del gruppo parlamentare di Russia Unita e membro del comitato della Duma di Stato russa per la sicurezza. ”L’Ucraina e i gruppi di sabotaggio che hanno pianificato questo atto terroristico hanno sbagliato seriamente i calcoli. Questa non è più una linea rossa, questo è un segnale di stop per loro”, ha detto Shkhagoshev durante una conferenza stampa.

Kiev smentisce - Kiev smentisce ogni coinvolgimento nell’attacco contro il Cremlino. “Non abbiamo nulla a che fare” con quell’azione, ha detto una fonte della presidenza ucraina.

“Per quanto riguarda i droni sul Cremlino, è tutto prevedibile. La Russia chiaramente prepara un attacco terroristico su larga scala. Per questo ha prima arrestato un ampio presunto gruppo sovversivo in Crimea. E poi mostra ‘droni sul Cremlino’. Prima di tutto, l’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi nel territorio della Federazione Russa. E per cosa? Questo non risolve questioni militari. Ma permette alla Russia di giustificare i suoi attacchi contro i civili”, si legge nella prima parte di un lungo tweet del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Podolyak sottolinea quindi come ormai “il clan di Putin” abbia perso il controllo sul territorio russo e afferma che i droni sul Cremlino potrebbero essere frutto di “attività di guerriglia delle forze locali di resistenza”.

Antony Blinken: prendere tutto quello che arriva da Mosca con le pinze - “Ho visto le notizie dal Cremlino, non possiamo confermare nulla e comunque prendere tutto quello che arriva da Mosca con le pinze”. Lo ha detto Antony Blinken in un intervento al Washington Post a proposito delle notizie su un attacco di droni contro Vladimir Putin.


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